sabato 16 gennaio 2010

IL RICATTO ALLA CITTA' DELLA GEFIM

Torino 18 gennaio 2010 Ai Consiglieri Comunali

Oggi il Consiglio Comunale approverà il PR.IN dell’area Lancia presentato dalla Soc. ZeroCinque (leggi Gefim S.p.a).
Sebbene il Comitato Parco Lancia abbia più volte evidenziato l’inopportunità di quest’operazione scellerata, condivisa solo da una cerchia ristretta di “soggetti interessati” e respinta dagli abitanti del quartiere San Paolo, l’Amministrazione Comunale, con il presumibile “silenzio assenso” dei Consiglieri di maggioranza, pare sia fermamente convinta ad andare avanti.
Nell’ultima audizione del Comitato in II Commissione l’Assessore Viano ha affermato che l’Operatore non ha accolto le richieste della Città, poiché quest’ultimo sosteneva di non poter offrire più di 2,5 milioni di Euro come oneri agiuntivi, cifra molto inferiore rispetto al valore di mercato.
Se la Città avesse continuato a chedere un contributo maggiore, ha sostenuto l’Assessore, l’Operatore non avrebbe proseguito con la trasformazione dell’immobile e “sarebbe stato un duro colpo” per l’Amministrazione comunale, sempre in cerca di “aree da valorizzare”!
Ci stupisce il modo in cui l’Assessore affronta la questione, invece di difendere gli interessi della Città e dei Cittadini promuovendo nell’interesse pubblico una riqualificazione urbana del sito, approva un programma che ha come risultato finale la valorizzazione patrimoniale (e quindi economica!) di immobili privati di proprietà della Gefim.
Forse è necessario chiarire all’Assessore la differenza tra riqulificazione e valorizzazione delle aree!
Per riqualificazione delle aree si intende quel processo di rifunzionalizzazione delle aree produttive dimesse finalizzato al miglioramento della qualità della vita negli ambiti urbani promuovendo anche lo sviluppo economico-sociale e la competitività del territorio su cui agisce.
Riguardo al tema della valorizzazione delle aree occorre distinguere se si tratta di aree pubbliche o private.
In questo periodo di crisi economica, la valorizzazione dei beni immobiliari pubblici da parte di Enti Pubblici permette alle Amministrazioni locali di rispettare le regole del patto di stabilità, liberando risorse finanziarie da utilizzare per la realizzazione di nuovi investimenti.
Se invece un’Amministrazione pubblica promuove la valorizzare di aree o immobili di proprietà privata attraverso programmi complessi come i Programmi integrati, senza alcuna giustificazione di pubblico interesse, … la situazione è più delicata.
Tali operazioni, infatti, se non supportate da un’attenta analisi economico/finanziaria dalla quale si evince chiaramente quali sono i termini e le condizioni economiche finanziarie dell’operazione e sono solo finalizzate ad incrementare il valore immobiliare dei beni ad esclusivo vantaggio dei privati, è fortemente lacunosa e facilmente attaccabile!
Nel caso di spece , dove è del tutto evidente che la promozione del PRIN è ad esclusivo vantaggio dell’Operatore privato, dovrebbe indurre ad una maggiore riflessione almeno i Consiglieri se mandare avanti o no il programma così come proposto, tenuto conto che l’approvazione non è più motivata da chiusure di bilancio.
Visto che la trattativa con il soggetto privato si è trasformata in una sorta di “ricatto” dell’Operatore nei confronti dell’Amministrazione comunale, “prendere o lasciare”, ci chiediamo quali sono i motivi che inducono l’Amministrazione a portare avanti il progetto alle condizione imposte dall’Operatore, con il serio rischio di attirare l’attenzione di qualche Magistrato e/o della Corte dei Conti per una verifica del caso!

IL COMITATO
PARCO LANCIA

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