lunedì 21 dicembre 2009

RINVIATA L'APPROVAZIONE DEL PROGETTO GEFIM IN SALA ROSSA

Grazie agli amici di Rifondazione Comunista l'approvazione del Programma integrato dell'area Lancia è stata rinviata al 2010.
Come Comitato ci sentiamo in dovere di ringraziarLi pubblicando sul n.s. blog il loro Comunicato stampa.
A gennaio, quando il progetto sarà presumibilmente ridiscusso in Consiglio lo scenario sarà diverso, in quanto non avranno la scusa di chiudere il bilancio!
Vedremo quale altra scusa si inventeranno!



Comunicato stampa

Perché l’ostruzionismo sul PRIN Lancia? Perché con questo Programma non si “fa città”, ma solo edilizia a vantaggio dei costruttori

Oggi, a causa della presentazione di emendamenti ostruzionistici, il Programma integrato dell’Area Lancia non è stato discusso in Consiglio Comunale e la relativa delibera è stata rinviata a gennaio.
Perchè abbiamo fatto ostruzionismo? Perchè vogliamo dare un segnale di non condivisione di scelte urbanistiche che continuano a penalizzare la qualità urbana, trascurando i servizi, la viabilità, le specificità dei contesti a fronte di notevoli vantaggi in termini di diritti edificatori concessi ai costruttori.

Non comprendiamo l’insistenza, ricorrente delle molteplici varianti urbanistiche, nel sovradimensionare, elevare torri, monetizzare i servizi e gli oneri di urbanizzazione, limitando il concetto di “servizio pubblico” ai soli parcheggi e senza considerare le istanze degli abitanti, sia quelle istituzionali della Circoscrizione sia quelle di base del Comitato Parco Lancia. Una delle più importanti richieste del territorio di Borgo San Paolo è da tempo quella di acquisire le aree del Demanio Ferroviario per l’ampliamento di Parco Ruffini, ma nella zona sono anche carenti gli asili nido e gli spazi per giovani: andrebbe infatti ristrutturato il Centro Belleville, mentre la “memoria della fabbrica” dovrebbe trovare spazio nelle palazzine della ex Lancia.

Non siamo contrari a riqualificare e rendere accessibile e fruibile al quartiere un intero isolato urbano ormai sottoutilizzato, nel quadro della progressiva dismissione del contesto industriale, ma vorremmo che con questa operazione non si facesse solo edilizia a vantaggio dei costruttori, bensì che si “facesse città” attraverso una visione urbanistica avanzata e innovativa.

Maria Teresa Silvestrini
Luca Cassano
Antonio Ferrante
Gruppo comunale Prc Torino

domenica 13 dicembre 2009

ASSOCIAZIONE MONGINEVRO 2000

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO LA LETTERA DEL DOTT. SERGIO DONNA PRESIDENTE dell’Associazione Monginevro 2000

Gentile Comitato PARCO LANCIA
Faccio seguito alla recente visita presso la nostra sede sociale del dr. Rosario Lo Mauro, che ci ha richiesto il nostro punto di vista in merito al Prin Ambito di Riordino 8.16 Lancia.

Riepiloghiamo quanto emerso dalla riunione ns/ del Consiglio Direttivo.
Spero che vogliate tener conto del nostro punto di vista e prenderne spunto nell'elaborazione dei Vs progetti e della Vs azione volta a tutelare tutti gli interessi dei cittadini.

E' necessario rispettare le percentuali di capacità edificabile, onde evitare una concentrazione edilizia sproporzionata all'estensione dell'area.
La costruzione degli edifici ad uso abitativo deve prevedere la contestuale realizzazione di almeno un box interrato per ciascuna unità immobiliare, la cui vendita congiunta deve essere obbligatoria (vendita appartamento o locale commerciale+box).
Costruzione parallela e contemporanea di altrettanti box ad uso pertinenziale per i residenti e per i commercianti del quartiere.
Creazione nella zona circostante di zone blu a rotazione, ciò per consentire ai clienti di far acquisti nei negozi dell'intero bacino (sia nei negozi di nuova costruzione che in quelli preesistenti).
Incentivazione e campagna promozionale nell'area circostante per l'acquisto dei box pertinenziali perchè tutti possano avere un posto auto sicuro.
incentivazione dei commercianti della zona a non utilizzare il mezzo privato (se non provvisti di box pertinenziali) per raggiungere il posto di lavoro o il proprio punto di vendita: ciò per non congestionare il traffico urbano e per non sottrarre posti auto agli stessi propri clienti.
No all'insediamento all'interno dell'area di Grandi ed Iper-Superfici, Ipermercati e Supermercati, in quanto la zona è già satura di realtà di questo tipo: Carrefour-GS, Bennet, Famila, Sma, ecc. L'insediamento di piccole realtà commerciali all'interno dell'area potrebbe invece indurre benefici sviluppi alle preesistenti attività commerciali di vicinato, con reciproci rafforzamenti e scambi di clientela.
Sì all'insediamento di attività di servizio: banche, imprese di assicurazioni, ma anche agenzie pubbliche e private in grado di offrire servizi sanitari, culturali, di assistenza civica, scuole dell'infanzia, asili nido, presidi della pubblica sicurezza, cinema, teatri, locali di svago e divertimento.
Presenza considerevole di aree verdi, giardini, parchi gioco, attrezzati, con panchine, fontane, ecc.
Rispetto e riconoscimento del preesistente insediamento nell'area edificabile della Lancia di un'azienda che ha scritto pagine nobilissime di storia industriale torinese e nazionale. E' assolutamente necessario mantenere sulla Via Monginevro almeno una porzione della vecchia Fabbrica, quale esempio di archeologia industriale, che al civico 99 aveva il suo ingresso principale (un po' come è stato fatto sul Corso Rosselli a ricordo della Materferro). Lo stesso dicasi per quanto rimane delle storiche strutture industriali lungo la Via Caraglio (bassi fabbricati), location ideale per il ritorno e l'insediamento del Museo Lancia.
Questi sono i dieci punti da noi elaborati.

Ci auspichiamo che vorrete condividerli nell'interesse del miglioramento dello stile di vita del quartiere, e nel rispetto della storia industriale che in Via Monginevro ha avuto un protagonista di calibro internazionale, e che ha dato un contributo importantissimo allo sviluppo socioeconomico e culturale dell'intero paese.

Sergio Donna
Presidente
www.viamonginevro.it info@viamonginevro.it
Associazione Monginevro 2000 - Via Monginevro, 83 - Tel. +39 011 385.14.62 - 10141 Torino - Italy C.F. 97583510017
Iscrizione al Registro Associazioni - Città di Torino - Delibera di Giunta mecc. n° 2009-02911/001 - 19/5/2009; not. prot. 4077 - 17/06/2009.

martedì 8 dicembre 2009


Torino 8 dicembre 2009


Alla Presidente della II Commissione Consiliare
del Comune di Torino
Dott.ssa Piera LEVI MONTALCINI
Piazza Palazzo di Città 1
10122 TORINO
Presidente.IIcommissione@comune.torino.it


LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DELLA II COMMISSIONE CONSILIARE

Gent.ma Dott.ssa PIERA LEVI MONTALCINI

Giovedì 3 dicembre, la Commissione che Lei presiede ha riesaminato la proposta di PRIN Lancia presentata dalla Soc. ZEROCINQUE (Gefim S.p.A.) e, riguardo al contenuto delle risposte dell’Assessore Viano e alle ns. puntuali controdeduzioni, Lei e alcuni Consiglieri siete giunti alla conclusione di rinviare a successiva data l’approvazione del Programma Integrato.
In nostro obiettivo non è comunque quello di creare “tensioni”e“spaccature” nella maggioranza (dove, tra l’altro, alcuni di noi si riconoscono!) bensì, al contrario, è quello di “sensibilizzare” le diverse anime che la compongono su alcuni temi a noi cari, come le politiche di governo del territorio, con particolare riferimento al Quartiere San Paolo dove gran parte degli esponenti del Comitato (sempre più numerosi!) risiedono.
La finalità del Comitato è offrire un contributo agli Amministratori per definire una soluzione progettuale sull’area ex Lancia condivisa, almeno in parte, con i Cittadini.
Non siamo pertanto contrari alla trasformazione dell’ex stabilimento Lancia, anzi, auspichiamo che tale processo di riqualificazione avvenga in tempi brevi. Chiediamo soltanto che la soluzione progettuale da adottare sia sostenibile ed equilibrata dal punto di vista ambientale ed economico, ben consapevoli del fatto che è necessario tenere conto delle “giuste attese” degli Operatori, che in tale operazione investiranno ingenti risorse.
La soluzione che ci è stata prospettata, va esattamente nella direzione opposta.
Il progetto non tiene minimamente conto del contesto, caratterizzato prevalentemente da edifici realizzati tra gli anni 40’ e gli anni 60’, di 2 ÷ 6 piani fuori terra, compresi in isolati di notevoli dimensioni, con un regime proprietario molto frazionato.
La scelta operata dall’Amministrazione, di adottare un PRIN in variante al PRG vigente, è per certi aspetti condivisibile in quanto consente attraverso l’inserimento della ZUT 8.16 tra gli Ambiti di Riordino, di recuperare parte degli edifici storici dello stabilimento esistenti, non è invece condivisibile se con tale espediente vengono “irrazionalmente” incrementate le capacità edificatorie a vantaggio esclusivo dell’Operatore !
Nelle risposte l’Assessore Viano specifica che … La superficie sviluppata totale ammonta a circa 64.000 mq, mentre al fine di non densificare eccessivamente l’ambito oggetto di trasformazione, la S.L.P. massima realizzabile, che la Città ha ritenuto opportuno riconoscere all’operatore, per l’Ambito 8.16 Lancia, ammonta a 56.000 mq di cui almeno il 50% riguarda la conservazione di edifici esistenti.I dati dimensionali complessivi relativi agli edifici esistenti sono inesatti, da una ns. verifica, effettuata utilizzando softwere e cartografia di base informatizzata della Città (con modalità quindi attendibili!) la superficie degli edifici esistenti fuori terra è di circa 52.600 mq anziché 56.000 mq!
Anche i dati dimensionali parziali relativi agli edifici esistenti da recuperare e da demolire non ci sembrano attendibili, dalla ns. verifica risulta che la percentuale degli edifici da recuperare è del 66 % per una superficie complessiva di circa 34.800 mq (anziché 28.000), mentre la percentuale degli edifici da demolire è limitata al 34% (17.800 mq anziché 28.000 mq)!
1. In base ai dati da noi calcolati, nell’ambito 8.16 Lancia saranno mantenuti fabbricati esistenti per una superficie di 34.800 mq (anziché 28.000 mq) e verranno costruiti nuovi edifici per una superficie di 28.000 mq.
La SLP complessiva prevista in progetto è pertanto la seguente:
a. Superficie edifici esistenti da recuperare : 34.800 mq;
b. Superficie edifici realizzati ex novo: 28.000 mq;
c. Superficie generata dall’ambito 8ag Limone 2.570 mq
d. TOTALE 65.370 mq
anziché 58. 570 mq (+ 6.800) così come prevista nella proposta di PRIN!
La SLP finale fuori terra sarà pertanto superiore a quella esistente conteggiando anche i locali interrati!2. L’Indice Territoriale “reale” (escludendo la SLP dell’ambito 8ag limone) è pertanto il seguente:
SLP/ST = (34.800 + 28.000) /55.029 = 1,14 mq SLP/ mq S.T. (nel PRG vigente è 0,7 !)
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Nell’audizione del Comitato dell’11 novembre, avevamo posto l'accento suggli aspetti salienti che caratterizzano un Programmma Integrato.
Ossia, si tratta di strumento urbanistico, quasi sempre in variante al piano regolatore, il cui contenuto è liberamente determinato dalle parti (pubblico e privato) e formalizzato nel contenuto da un “contratto urbanistico” purché funzionale alla realizzazione di una riqualificazione ambientale in senso lato del territorio interessato.
Affinché tutti questi interventi costituenti il piano si traducano in un programma integrato, risulta essenziale che si verifichi una riqualificazione territoriale, ovvero un miglioramento significativo della qualità urbana in senso lato che successivamente si riverberi positivamente sull’intero territorio.
Prima della sottoscrizione del “contratto urbanistico” sarebbe pertanto auspicabile che le parti, ognuno per quanto di competenza, verifichino i benefici reciproci.
E’ accettabile che sia prevalente l’interesse privato, ma non è accettabile che sia pressochè inesistente l’interesse pubblico.
Purtroppo ci spiace rilevare che, anche in questo caso, alla capacità imprenditoriale dei privati (che tendono a valorizzare al massimo le aree e conseguentemente a incrementare i loro profitti), non corrisponde le stesse capacità dell’Amministrazione Pubblica che non è in grado di richiedere ai privati servizi idonei e congrue risorse aggiuntive.
Proviamo a spiegare perchè.
ONERI DI URBANIZZAZIONE ED ONERI AGGIUNTIVI
Nell’ipotesi “assurda” di realizzare l’intervento con le quantità edificatorie indicate nel PR.IN, che noi “ovviamente” non condividiamo, in merito alla quantificazione degli Oneri di Urbanizzazione e degli oneri aggiuntivi “offerti” dall’Operatore, l’Assessore Viano precisa quanto segue:

12. All’interno del Programma Integrato è previsto le seguenti risorse a carico degli operatori privati:
 Oneri di urbanizzazione tabellari 6.444.821 €
(di cui Opere da realizzare a scomputo 3.974.291 €)
 Opere di urbanizzazione da realizzare con risorse private su aree da assoggettare all’uso pubblico 3.485.505 €
 Contributo sul costo di costruzione ________ €
 Contributo aggiuntivo da versare da parte del Proponente 2.500.000 €
TOTALE 12.430.426 €
Il valore degli oneri di urbanizzazione dovuti viene via via adeguato contestualmente al rilascio delle singole autorizzazioni edilizie.

.. dalla lettura dei dati ….. sembrerebbe che la Città, da questa operazione, incasserà 12.430.426 Euro.
Non è così!

L’importo delle opere da realizzare a scomputo, pari a 3.974.291 € sarà utilizzato dagli Operatori per:
 Risistemare la viabilità al contorno della trasformazione;
 Adeguare le reti dei sottoservizi esistenti (fognature, acquedotto, gas, teleriscaldamento, ecc.) all’imponente nuovo carico urbanistico;
 Attrezzare i parcheggi interrati e in struttura previsti in cessione alla Città.

1. La sistemazione della viabilità esterna dovrebbe essere a carico dell’Operatore, tenuto conto che il cantiere avrà una durata presunta di dieci anni;
2. Il Quartiere è già infrastrutturato e urbanizzato, l’adeguamento delle reti è funzionale “solo al nuovo intervento”, quindi, dovrebbe essere a carico dell’Operatore (così come avviene in tutti i Comuni della Provincia!);
3. L’attrezzaggio dei parcheggi a carico della Città (in quanto a scomputo degli oneri dovuti!) potrebbe essere evitato prevedendo che rimangano di proprieta’ dell’operatore, che li dovra’ assoggettare all’uso pubblico a prezzi convenzionati con la Citta’ e vincolando l’agibilita’ delle attivita’ Eurotorino/Aspi alla funzionalita’ dei parcheggi!
Le “presunte” risorse a carico dell’Operatore per sistemare le aree assoggettate all’uso pubblico interne alla trasformazione, pari a 3.485.505 Euro, non dovrebbero neanche essere computate, considerato che “sotto tali superfici”, l’Operatore realizzerà buona parte dei circa 1000 box auto previsti che saranno venduti a circa 26.000 Euro cadauno (prezzo richiesto dall’Impresa che ha realizzato il parcheggio pertinenziale di largo Chiribiri, nell’area concessa in diritto di superficie dalla Città, con sistemazione superficiale totalmente a carico dell’Impresa!).
In relazione a quanto sopra, il “contributo dell’operatore” per risolvere i gravi problemi di bilancio del Comune poteva essere di 16.944.821 Euro mentre, invece, e’ di soli 4.970.530,00 Euro.Infatti, anziche’ rispolverare la “tassa sul tombino”, la Città era nelle condizioni di chiedere all’Operatore:
1. di farsi carico delle opere di adeguamento dei sottoservizi e delle (poche!) opere di urbanizzazione previste nel progetto, versando alla Città l’intera quota degli oneri dovuti;
2. il riconoscimento di almeno 10.500.000,00 euro per le capacità edificatorie in più concesse e non dovute (pari a circa 600 Euro/mq di SLP!);

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LA PROPOSTA DI PR.IN NON RISPETTA LE PRESCRIZIONI DELL’ART. 4 DELLA
Legge regionale 9 APRILE 1996, n. 18
Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale in attuazione dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n. 179
… OMISSIS
Art. 4.
Interventi ammessi
1.I Programmi integrati possono avere per oggetto uno o piu' fra i seguenti interventi:
a )nei centri storici, ai fini del loro recupero urbano ed edilizio, della valorizzazione e qualificazione ambientale e paesaggistica e della tutela del tessuto sociale preesistente;
b) nelle aree periferiche e marginali degli abitati, per interventi di completamento su aree inedificate e interventi di ristrutturazione edilizia sull'esistente, ai fini di recuperare identita' urbana, di integrare alle residenze, i servizi, il verde, le attivita' produttive e terziarie;
c) nelle restanti aree urbane, per ristrutturazioni urbanistiche, in particolare ove esistono aree produttive e terziarie obsolete o irrazionalmente dislocate o dismesse, con potenzialita' di polarizzazione urbana decentrata rispetto al centro storico e di soddisfacimento della carenza arretrata di servizi e di verde.
…OMISSIS …..
Il PRIN presentato prevede la monetizzazione di una quota di aree a servizi generata dalle capacità edificatorie ammesse, mentre la lettera c) dell’art 4 della L.R. 18/96 prescrive: per gli interventi di ristrutturazione urbanistica, in particolare ove esistono aree produttive e terziarie obsolete …o dimesse …….il soddisfacimento della carenza arretrata di servizi e di verde!

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E’ del tutto evidente, sia relazione a quanto abbiamo già scritto e illustrato sia in relazione a quanto sopra evidenziato, che la proposta di PRIN presentata dalla Soc. ZEROCINQUE S.p.A. è lacunosa sotto ogni aspetto.
Ci spiace rilevare che alcune verifiche essenziali che hanno messo in risalto le gravi carenze e lacune di quest’operazione quali; le analisi economico-finanziarie, le verifiche su alcuni aspetti di carattere urbanistico e ambientale nonché quelle riguardanti la riorganizzazione del traffico, sono state svolte da questo Comitato, anziché dagli uffici e consulenti ben remunerati preposti a tale scopo.
In base a quanto sopra, secondo questo COMITATO, la proposta di delibera non è neanche “emendabile” ma è semplicemente da respingere!

Cordiali saluti e Auguri di Buone Feste a Lei e famiglia
Comitato
PARCOLANCIA

lunedì 7 dicembre 2009

LE RISPOSTE EVASIVE DELL'AMMINISTRAZIONE E LE NOSTRE CONTRODEDUZIONI!

RISPOSTA ALLE 20 DOMANDE DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNELE
E
CONTRORISPOSTE DEL COMITATO PARCO LANCIA

1. Il P.R.G. vigente prevede per l’Ambito 8.16 Lancia la trasformazione completa dell’area mediante la totale demolizione degli edifici esistenti e l’edificazione di nuovi manufatti con indice pari a 0.7 mq/mq.
In coerenza con quanto previsto dal P.R.G. vigente il Proponente, nelle prime fasi della progettazione, aveva presentato una proposta di P.E.C. che, in analogia con quanto già avvenuto nelle aree collocate a sud della via Lancia, prevedeva la demolizione integrale delle preesistenze edilizie e la riconfigurazione dell’insediamento in sostanziale continuità con le parti già trasformate.
Un’analisi più approfondita, di quanto non si sia fatto in sede di redazione del PRG, della consistenza e del valore storico documentario ed architettonico della preesistenza, hanno condotto a proporre all’operatore la riconduzione della trasformazione dell’area ad altra disciplina rispetto a quella prevista dal piano, che avrebbe condotto a disperdere un patrimonio di notevole valore. Infatti assumendo la disciplina prevista dalle NUEA per gli ambiti di riordino appunto caratterizzati da preesistenze significative, si è reso possibile conservare la matrice storica dell’insediamento produttivo nei suoi tratti generali, attraverso il mantenimento, quasi totale, degli edifici esistenti nella porzione a sud dell’area e la previsione di una nuova edificazione nella sola porzione a nord. Gli edifici da conservare, infatti, considerati singolarmente, risultano di interesse storico - documentario sotto il profilo della evoluzione dell’architettura industriale e presentano un buono stato di conservazione.
IL COMITATO HA FIN DALL’INIZIO SOSTENUTO LA VALIDITA’ DELLA SCELTA DI CONSIDERARE L’AREA DI INTERVENTO COME “AMBITO DI RIORDINO”, PREVEDENDO IL RECUPERO DI UNA PARTE DEGLI EDIFICI STORICI DEL VECCHIO STABILIMENTO LANCIA, ANCHE SE, AVREMMO PREFERITO VEDERVI LOCALIZZATE BIBLIOTECHE, SPAZI MUSEALI, SERVIZI PUBBLICI E NON … CENTRI COMMERCIALI! !L’idea guida del progetto di “riordino” dell’ambito è quella di aprire il cosiddetto “recinto industriale” creando nuove relazioni sia dal punto di vista morfologico sia dal punto di vista funzionale. Il ridisegno degli spazi pubblici attigui e interni all’ambito, la localizzazione di nuove funzioni di servizio che integrano e arricchiscono quelle già esistenti sulla via Monginevro, sono l’occasione per ricucire un tessuto urbano per anni tenuto separato dal contesto circostante.
Qualificando la Zona Urbana di Trasformazione come “Ambito di Riordino” ai sensi dell’art. 7 lettera E delle NUEA del Piano Regolatore vigente, ne sono state applicate le seguenti regole di trasformazione:
- SLP totale pari alla preesistente;
E’ FALSO - IL PRG PREVEDE IL MANTENIMENTO DELLA SLP ESISTENTE, NON PREVEDE CHE LA SLP TOTALE DEV’ESSERE PARI ALLA PREESISTENTE, TALE SCELTA E’ DISCREZIONALE E, PERTANTO, POLITICA!- mantenimento di almeno il 50% della S.L.P. esistente;
- possibilità di monetizzazione sino al 50% del fabbisogno di servizi in caso di dimostrata impossibilità del loro idoneo reperimento nell’ambito di intervento, in alternativa alla cessione gratuita.
2. L’Amministrazione svolge ordinariamente una valutazione economico-finanziaria degli effetti di valorizzazione immobiliare indotti dalle modifiche della disciplina urbanistica (le varianti) che vengono proposte, al fine di dimensionare la richiesta di versamento di risorse private aggiuntive da porre a carico dell’operatore. Tali risorse sono finalizzate al finanziamento di ulteriori urbanizzazioni primarie e secondarie, rispetto a quelle strettamente connesse alla trasformazione che sono già, in forza della normativa vigente, poste integralmente in carico al proponente la trasformazione. Anche nel caso in esame si è proceduto in tal senso, ma, sia ben chiaro, solo dopo aver definito una ipotesi di ridisegno e riconfigurazione urbana che è stata ritenuta soddisfacente.
VISTO CHE E’ STATA SVOLTA UNA VALUTAZIONE ECONOMICA FINANZIARIA, I CONSIGLIERI DOVREBBERO PRETENDERE DI PRENDERE VISIONE DEI DOCUMENTI PRODOTTI, QUANTOMENO PER VERIFICARE SE LA VALUTAZIONE ECONOMICA FINANZIARIA SVOLTA E ILLUSTRATA DAL COMITATO E’ ATTENDIBILE!
SE TALE DOCUMENTAZIONE, VIENE INVECE TENUTA NASCOSTA, PERMANE IL DUBBIO CHE …. NON E’ MAI STATA FATTA!
3. Il calcolo delle Superfici Lorde di Pavimento degli edifici esistenti è stato effettuato sulla base delle piante dei singoli manufatti la cui documentazione è allegata al PR.iN. (Tavola R03 “Schedatura dei fabbricati esistenti” – Tavola R05 “Misurazione degli edifici esistenti”). Attraverso questi elaborati è stata raccolta tutta la documentazione storica disponibile presso gli archivi dell’azienda per poter verificare sia le quantità che lo stato di conservazione degli edifici esistenti. La superficie sviluppata totale ammonta a circa 64.000 mq, mentre al fine di non densificare eccessivamente l’ambito oggetto di trasformazione, la S.L.P. massima realizzabile, che la Città ha ritenuto opportuno riconoscere all’operatore, per l’Ambito 8.16 Lancia, ammonta a 56.000 mq di cui almeno il 50% riguarda la conservazione di edifici esistenti.
IL COMITATO, DURANTE LA PRESENTAZIONE, AVEVA GIA’ CONSIDERATO QUANTO SOPRA. IL QUESITO POSTO ERA INVECE IL SEGUENTE:
E’ SICURA L’AMMINISTRAZIONE CHE LA SLP ESISTENTE DA RECUPERARE E’ LIMITATA A 28.000 mq (50% dell’esistente), VISTO CHE DAI NS. CALCOLI RISULTA, INVECE, PARI A 34.800 mq (66%dell’esistente) ?
PRENDIAMO ATTO CHE L’AMMINISTRAZIONE NON HA RISPOSTO A QUESTA DOMANDA.

4. Con Determinazione n. 218 del 2 luglio 2009, il Settore Ambiente e Territorio della Città di Torino sulla scorta dei pareri espressi dai Componenti dell’organo Tecnico, ha determinato di escludere il Programma Integrato in oggetto dal processo di VAS, con prescrizioni che sono state integralmente inserite nelle Norme tecniche di Attuazione (Elaborato R02). La valutazione, in sostanza, è affidata ad un organismo tecnico terzo e indipendente.
SAPEVAMO GIA’ CHI HA FATTO LA VALUTAZIONE !
AVEVAMO CHIESTO SE, SECONDO L’AMMINISTRAZIONE, TALE VALUTAZIONE ERA STATA SVOLTA IN MODO ESAUSTIVO!
PRENDIAMO ATTO CHE L’AMMINISTRAZIONE NON HA RISPOSTO A QUESTA DOMANDA.

5. – 6. - 7. Sulla base delle osservazioni formulate da parte della Circoscrizione 3 e delle prescrizioni del Settore Ambiente e Territorio nella Determina Dirigenziale nella quale si è escluso di dover sottoporre l’intervento a Valutazione di Impatto Ambientale (Determina del 02 luglio 2009), è stato predisposto uno studio specialistico sul Traffico (contenuto nelle Relazione R11 – “Studi specialistici componente mobilità e infrastrutture”).
In particolare nell’analisi del traffico e della sosta nella situazione attuale e negli scenari di progetto è stata adottata la seguente metodologia:
- sono state preliminarmente effettuate le analisi dei flussi di traffico in sezioni particolarmente significative, nell’arco delle 24 ore nei giorni della settimana in cui si è previsto il manifestarsi delle punte critiche, mediante rilevazione automatica e continuativa dei flussi bidirezionali con apparecchiature radar di tipo Easy Data, in grado di effettuare un conteggio continuativo dei passaggi disaggregando gli stessi per direzione e per corsia, con classificazione di lunghezza e velocità del veicolo in transito. In parallelo, con metodo tradizionale, sono state conteggiate le manovre di svolta nelle singole intersezioni;
- sono state inoltre effettuate analisi puntuali rispetto alla dimensione delle sezioni stradali, ai tempi semaforici degli incroci più rappresentativi (esaminando tutte le fasi e le rispettive durate). L’indagine ha inoltre riguardata la presenza dei mezzi pubblici esaminando sia il numero che la loro frequenza;
- sono stati rilevati e analizzati i tempi di percorrenza media di ciascuna arteria in entrambe le direzioni;
- sono state effettuate opportune valutazioni in merito alla sosta sia attuale che in progetto;
- si sono ipotizzati alcuni scenari che riguardano sia la situazione precedente in cui era funzionante la fabbrica, sia quella attuale nella quale la fabbrica risulta completamente chiusa, sia, infine, quella di progetto inserendo la previsione di tutte le funzioni individuate dal PRIN ripartite nelle singole destinazioni d’uso (residenza, ASPI ed Eurotorino), tenendo naturalmente anche conto degli interventi da effettuarsi nella viabilità esistente (quali ad esempio l’inserimento della rotonda all’incrocio tra via Lancia e via Caraglio, la riorganizzazione dei parcheggi a raso, ecc.);
- è stata infine effettuata una verifica della viabilità in tutti gli scenari ipotizzati attraverso una “micro simulazione dinamica del traffico” mediante l’utilizzo di un software opportuno;
- sono state tratte le conclusioni finali nei vari scenari derivanti anche dal confronto delle velocità medie istantanee nelle varie sezioni, dei tempi medi di percorrenza e dei veicoli contemporaneamente presenti nella rete.
In conclusione lo Studio specialistico ha valutato l’impatto sulla viabilità che la riqualificazione proposta potrebbe generare sulla circolazione del quartiere.
Le simulazioni condotte con micro simulatore dinamico del traffico hanno evidenziato come, nonostante l’incremento di traffico indotto, nello scenario futuro non si verificheranno significative problematiche.
Inoltre, così come descritto nella Relazione, nello scenario di progetto la circolazione veicolare risulta più scorrevole rispetto allo stato attuale e questo soprattutto per effetto delle misure di risistemazione viaria previste che sono funzionali all’eliminazione delle interferenze causate dai veicoli in sosta irregolare e regolare lungo la viabilità ordinaria.
Su tale Relazione, che costituisce parte integrante del PRIN, si è espressa, con parere favorevole, la Divisione Infrastrutture e Mobilità della Città.
IN MERITO A QUESTA “ARTICOLATA” RISPOSTA RIMANDIAMO LA NOSTRA CONTRODEDUZIONE ALL’APPOSITO ALLEGATO, PRECISANDO QUANTO SEGUE:
• La proposta di riorganizzazione del traffico e delle aree di sosta esaminata, se attuata con le modalità indicate, determinerà la diminuzione di 155 parcheggi pubblici (oggi esistenti e liberamente fruibili), senza prevedere alcuna compensazione negli spazi per la sosta previsti in progetto, in quanto questi ultimi sono appena sufficienti per i nuovi insediamenti;
• La limitazione di parcheggi pubblici è diffusa su tutte le aree al contorno della trasformazione, mentre i nuovi parcheggi pubblici previsti (a pagamento!) sono concentrati in due sole aree a ridosso della via Lancia;
• L’incremento dei flussi di traffico determinato dalla trasformazione negli orari di punta da noi quantificato, adottando gli stessi parametri e dati iniziali indicati nello studio è:
del 61% sulla via Lancia;
del 48% sulla via Monginevro;
• la riorganizzazione del traffico, limitata alle sole vie a ridosso della trasformazione, non produrrà alcun effetto positivo alla circolazione veicolare nelle predette vie.
• la “micro simulazione dinamica del traffico” illustrata nello studio è … solo … “fuffa”..!

8. Le previsioni di modificazione del traffico a livello urbano sono contenute nel Piano Urbano del Traffico e nel Piano Urbano dei Parcheggi vigenti presso il Comune di Torino.
Il miglioramento del traffico, nelle aree fortemente consolidate come quella in cui è contenuto l’ambito in esame, per le quali non sono possibili interventi strutturali radicali, è strettamente legato al potenziamento del servizio pubblico (disincentivando, per quanto possibile, l’utilizzo dei mezzi privati) e all’incremento della dotazione degli spazi per la sosta.
In particolare va ricordata l’importante potenzialità costituita dalla previsione di realizzare, a medio termine, una nuova stazione ferroviaria entro l’area dello scalo San Paolo, realizzando una connessione con il Passante Ferroviario e di conseguenza collegando l’intero quartiere alla rete Metropolitana cittadina.
BEI PROPOSITI…
PECCATO CHE L’OPERATORE 65.370 MQ DI SLP LI ATTUERA’ E LI VENDERA’ SUBITO…., MENTRE, PER IL POTENZIAMENTO DEL SERVIZIO PUBBLICO, L’INCREMENTO DELLA DOTAZIONE DEGLI SPAZI PER LA SOSTA E LA NUOVA STAZIONE FEROVIARI …… NON E’ POSSIBILE PREVEDERE TEMPI CERTI NEANCHE A MEDIO-LUNGO TERMINE!

9. Nella modellazione del traffico sviluppata nella relazione specialistica si è rilevato non necessario prevedere i sensi unici nelle vie Monginevro e Lancia mentre si è ritenuto opportuno limitare marginalmente i parcheggi nelle vie suddette, limitatamente al tratto prospiciente l’area di intervento (MENO 155 POSTI AUTO !).
LA PREVISIONE DI SENSI UNICI E’ PREVISTA COMUNQUE SU ALTRE VIE (ES. VIA ISONZO!) E DI QUESTO GLI ABITANTI DEL QUARTIERE SARANNO OPPORTUNAMENTE E PREVENTIVAMENTE INFORMATI DAL COMITATO!
10. La previsione di realizzare due edifici alti all’interno dell’area di riordino Lancia che, occorre precisare, avranno il primo un’altezza variabile fra i 54 e i 60 mt. ed il secondo fra 48 e 54 mt., quindi comunque inferiore all’altezza dell’esistente Grattacielo Lancia di circa 65 mt, è scaturita da un costruttivo confronto con i professionisti incaricati della progettazione con l’Urban Center Metropolitano.
Gli studi condotti hanno portato a concludere che, tenuto conto della necessità di localizzare lungo le vie Caraglio, Issiglio e Monginevro edifici con altezze congruenti con quelle degli edifici esistenti di 5-6-7 piani con cui si confrontano, la soluzione dell’edificazione in altezza della parte centrale dell’area appariva la sola in grado di non impegnare eccessivamente i sedimi da destinare a funzioni pubbliche, ed offrire l’occasione di un dialogo di architetture che simbolicamente rappresentano il moderno ed il contemporaneo. Inoltre tali edifici, di altezza variabile tra i 50 e i 60 mt., vista la loro collocazione in posizione centrale rispetto all’intero ambito, non comportano particolari impatti sugli edifici e sui tessuti urbani già esistenti.
I CITTADINI HANNO GIUDICATA SGRADEVOLE E SOVRADIMENSIONATA LA SOLUZIONE PROSPETTATA, MA SE IL PROFESOR CARLO OLMO LA RITIENE “MODERNA E CONTEMPORANEA” ACCETTI UN CONFRONTO CON I CITTADINI NEL QUARTIERE, VISTO CHE SECONDO IL PROFESSORE,
la Città dovrebbe … rendere più trasparenti i processi di trasformazione urbana, coinvolgendo direttamente i cittadini nelle decisioni strategiche sul futuro dei quartieri…

11. Con riferimento al grattacielo Lancia esistente, si fa presente che il P.R.G. vigente classifica l’area su cui insiste lo stesso come area consolidata con destinazione TE (terziario); tale edificio non è stato compreso al momento della redazione del Piano Regolatore nella Zona Urbana di Trasformazione 8.16 Lancia e pertanto ad oggi non risulta oggetto di intervento. Il fabbisogno di servizi espresso dal palazzo uffici, va ricondotto all’ambito delle valutazioni effettuate a livello urbano relative a tutte le aree consolidate classificate dal Piano Regolatore e pertanto i presunti vantaggi che ne deriverebbero sono gli stessi di tutti gli edifici che hanno avuto tale oggettivo riconoscimento al momento della redazione del P.R.G..
SU QUESTO PUNTO NON ABBIAMO NIENTE DA AGGIUNGERE RISPETTO A QUANTO ABBIAMO GIA’ AMPIAMENTE SCRITTO E ILLUSTRATO. PRENDIAMO ATTO CHE CON IL PR.IN QUESTA AMMINISTRAZIONE ERA NELLE CONDIZIONI DI RECUPERARE UNA “SVISTA” COMMESSA DALL’AMMINISTRAZIONE CHE HA APPROVATO IL PRG, E NON L’HA FATTO!
12. All’interno del Programma Integrato sono previste le seguenti risorse a carico degli operatori privati:
 Oneri di urbanizzazione tabellari 6.444.821 €
(di cui Opere da realizzare a scomputo 3.974.291 €
 Opere di urbanizzazione da realizzare con
risorse private su aree da assoggettare all’uso pubblico 3.485.505 €
 Contributo sul costo di costruzione ________ €
 Contributo aggiuntivo del Proponente 2.500.000 €
TOTALE 12.430.426 €
Il valore degli oneri di urbanizzazione dovuti viene via via adeguato contestualmente al rilascio delle singole autorizzazioni edilizie.

IL “CONTRIBUTO DELL’OPERATORE” PER RISOLVERE I GRAVI PROBLEMI DI BILANCIO DEL COMUNE, PERTANTO, E’ DI SOLI 4.970.530,00 EURO.
ANZICHE’ RISPOLVERARE LA “TASSA SUL TOMBINO”, LA CITTA’ ERA NELLE CONDIZIONI DI CHIEDERE ALL’OPERATORE:
1. DI FARSI CARICO DELLE OPERE DI ADEGUAMENTO DEI SOTTOSERVIZI (SCOMPUTANDO, PERTANTO MOLTO MENO DI 3.974.291 EURO)!
2. IL RICONOSCIMENTO DI ALMENO 10.500.000,00 EURO PER LE CAPACITÀ EDIFICATORIE IN PIÙ CONCESSE E NON DOVUTE !
MA NON L’HA FATTO!

13. Gli oneri versati derivanti dal Programma, dopo la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione previste, confluiranno nel bilancio della Città al fine di finanziare gli interventi pubblici ritenuti prioritari in relazione alla programmazione annuale e pluriennale a scala cittadina.
IN SINTESI! … LE LIMITATE RISORSE CHE LA CITTA’ INCASSERA’ NON SARANNO UTILIZZATE PER FINANZIARE OPERE PUBBLICHE NEL QUARTIERE SAN PAOLO COME AVEVA ESPRESSAMENTE RICHIESTO LA CIRCOSCRIZIONE 3!
14. Il bilancio dei parcheggi pubblici, al netto quindi dei privati pertinenziali che comunque sono largamente superiori allo standard Tognoli, è a favore della trasformazione.
Nei parcheggi pubblici in struttura (sia quello ristrutturato con circa 500 p.a., che quello di nuova realizzazione lungo via Lancia per circa 180 p.a) i nuovi posti auto a disposizione sono in incremento secco della dotazione attuale. Per essi saranno previste tariffe agevolate a favore dei residenti, così come già avviene in casi analoghi in altre aree della Città, per promuoverne l’uso e per disincentivare la sosta in superficie.
Il quantitativo dei posti auto a raso presenti nelle aree limitrofe l’intervento subisce invece una riduzione soprattutto in quanto l’attuale sistemazione di via Caraglio, che prevede il parcheggio a pettine sul lato ovest (con le autovetture che invadono quasi integralmente il marciapiede), non è più ripetibile in fase di trasformazione in quanto incompatibile con gli attuali regolamenti comunali e con il Codice della Strada.
ANCHE PER QUESTA RISPOSTA RIMANDIAMO LA NOSTRA CONTRODEDUZIONE ALL’APPOSITO ALLEGATO.
15. Le modalità con le quali sarà affidata la gestione del parcheggio pubblico sono quelle ordinariamente in uso nella Città di Torino. Come è noto è possibile l’affidamento diretto a GTT, che dovrà finanziare con la tariffa solo il costo vivo di funzionamento e non l’ammortamento dell’investimento, a carico del proponente.
VISTO CHE LA CITTA’ NON INTENDE “LUCRARE” SULLA GESTIONE DEI PARCHEGGI PREVISTI IN CESSIONE E CONSIDERATO CHE LA GESTIONE DI DETTI PARCHEGGI POTREBBE RIVELARSI “FALLIMENTARE” COME QUELLA DEL PARCHEGGIO GARDINO, NON E’ IL CASO DI FAR ASSUMERE ALL’OPERATORE TALE RISCHIO? ….. COME?
PREVEDENDO CHE RIMANGANO DI PROPRIETA’ DELL’OPERATORE, CHE LI DOVRA’ ASSOGGETTARE ALL’USO PUBBLICO A PREZZI CONVENZIONATI CON LA CITTA’ E VINCOLANDO L’AGIBILITA’ DELLE ATTIVITA’ EUROTORINO/ASPI ALLA FUNZIONALITA’ DEI PARCHEGGI!
16. Proprio perché non si ripeta quanto segnalato in merito al parcheggio Gardino, si evidenzia che per il parcheggio interrato di circa 5.000 mq da realizzare nei pressi di via Lancia è stata prevista convenzionalmente la possibilità di rimandare alla fase attuativa la scelta di prevederne la monetizzazione, in relazione alle effettive esigenze che si manifesteranno con l’insediamento delle nuove funzioni ASPI. Tale previsione risulta in linea con quanto espresso nel parere della Divisione Infrastrutture e Mobilità, che ritiene la dotazione di parcheggi pubblici in struttura presenti nell’area (derivanti dal progetto) idonea a soddisfare la richiesta attuale e quella futura ad oggi prevedibile.
IN REALTA’ LA SCELTA DI FARE O NO IL PARCHEGGIO INTERRATO E’ STRETTAMENTE LEGATA ALLE TIPOLOGIE ED ALLE DIMENSIONI DELLE ATTIVITA COMMERCIALI CHE ANDRANNO AD INSEDIARSI, DA CUI DISCENDE IL FABBISOGNO ED IL NUMERO DI SPAZI DI SOSTA (PIANO DEL COMMERCIO)!
17. Nell’ambito del progetto è stato effettuato un attento censimento vegetazionale (contenuto in una specifica relazione agronomica); le alberature di pregio esistenti vengono generalmente mantenute ed in parte integrate. Inoltre viene creato un nuovo fronte alberato sia lungo via Issiglio che lungo via Lancia tentando di privilegiare le aree in piena terra, così come vengono integrate le “fallanze” presenti nei giardini di largo Lancia e quello di fronte alla Fondazione Merz. Lungo via Caraglio viene mantenuto il filare di magnolie esistente e lungo lo stesso asse vengono aggiunti alcuni alberi della stessa specie, mentre alcuni di quelli presenti vengono spostati per garantire i nuovi accessi agli edifici privati (complessivamente si prevedono circa 70 nuovi esemplari tra medio e alto fusto).
La realizzazione di nuove aree verdi deve rispettare le prescrizioni specificate dagli uffici tecnici comunali nelle Norme tecniche e comunque devono essere garantite tutte le specificazioni contenute nel Regolamento del Verde vigente. In particolare gli alberi ad alto fusto devono avere una circonferenza di almeno 30/35 cm misurata ad un metro di altezza.
PRENDIAMO ATTO CHE SI PIANTERANNO DEGLI ALBERI D’ALTO FUSTO SULLE SOLETTE DI CEMENTO!
18. Per quel che riguarda il parcheggio su via Lancia (Ambito 12.27), lo stesso è stato ricompreso nel progetto delle opere di urbanizzazione soltanto al fine di renderlo omogeneo rispetto all’intero progetto di sistemazione superficiale delle aree a servizi e viabilità. Tale risistemazione consegue tra l’altro l’obiettivo di favorire la connessione pedonale tra i due ambiti a nord e a sud di via Lancia (quest’ultimo già ultimato) e quindi, ovviamente, non computato fra le opere a scomputo del comprensorio nord.
19. Per quel che riguarda lo spazio pubblico in prossimità dell’incrocio della via Caraglio con la via Lancia, si fa presente che è stata richiesta ai responsabili di tale opera di prevedere una progettazione integrata ed unitaria della sistemazione superficiale del parcheggio pertinenziale in corso di realizzazione, coerente con le scelte di progetto di tutta la sistemazione superficiale del PRIN Lancia. Anche in questo caso i costi di tale intervento non riguardano il PRIN Lancia.
20. L’Amministrazione Comunale sta da tempo trattando con la Società RFI e Sistemi Urbani, l’acquisizione al patrimonio della Città dell’area verde residua dell’ex Poligono di Tiro di Corso Brunelleschi, prevedendone la destinazione a parco urbano. L’interlocutore, come noto, non è facilissimo. Tuttavia siamo ottimisti.
PRENDIAMO ATTO DI QUANTO PRECISATO AI PUNTI 18, 19 E 20

LO STUDIO RELATIVO ALLA RIORGANIZZAZIONE DEL TRAFFICO E DEI PARCHEGGI CI CONVINCE ANCORA MENO!

La Società TORINO ZEROCINQUE S.p.A Proponente il PR.IN relativo all’area LANCIA, nel mese di Luglio ha fatto pervenire alla Città un documento integrativo intitolato: “STUDI SPECIALISTICI COMPONENTI MOBILITA’ E INFRASTRUTTURE”.
Detto studio, commissionato dalla Soc. Proponente il PR.IN per sostenere la proposta di trasformazione dell’area in questione, è stato elaborato dallo Studio Associato T.T.A. e contiene il risultato di alcune indagini svolte in merito:
- alla rilevazione dei flussi di traffico attuali e futuri;
- alla verifica dell’offerta di spazi di sosta attuali e futuri.
Lo studio formula l’analisi degli impatti sulla circolazione veicolare generati dai nuovi insediamenti.
Le premesse dello Studio (pag. 3) confermano quanto noi abbiamo più volte evidenziato, ossia che “dal punto di vista della mobilità, rispetto la situazione attuale è indubbio che la trasformazione dell’area ex Lancia comporterà un incremento della mobilità” nel Quartiere.
Inoltre, lo studio definisce lo scenario di traffico attuale, quello indotto dalle nuove residenze, attività terziarie e commerciali insediabili ed uno scenario ipotetico alternativo, nell’ipotesi (stravagante!) che venga riproposta sull’area la riattivazione del complesso industriale-produttivo!
Da un attento esame dell’indagine che, rimarchiamo, è stata “commissionata” e “pagato” dalla Soc. Proponente per sostenere l’ipotesi progettuale presentata alla Città, emergono alcune incoerenze ed elementi di contrasto con la realtà locale che il Comitato ritiene utile evidenziare.


LA VIABILITA’ INTERESSATA DALLO STUDIO
La viabilità considerata nell’analisi fa riferimento alle vie localizzate nell’immediato intorno dell’area oggetto di intervento:
- via Monginevro;
- via Lancia;
- via Issiglio;
- via Caraglio;
- via Genola;
- via Cumiana,
- via Cagnasso.
Lo Studio considera le principali preoccupazioni inerenti la mobilità che il progetto ha fatto nascere e che sono state manifestate, dalla Circoscrizione, dal Comitato Parco Lancia e dai Cittadini (ed in verità anche della Provincia di Torino, nel parere espresso in merito alla valutazione relativa alla assoggettabilità dell’intervento proposto a V.I.A.!) ma non dall’Amministrazione Centrale!
I timori dei Cittadini riguardano essenzialmente:
1. la compatibilità dei nuovi insediamenti nei confronti della mobilità complessiva e, più in particolare delle principali strade di collegamento dell’area; via Monginevro e via Lancia che risultano strategiche ai fini della mobilità, non solo di quartiere, ma nella più vasta area urbana e che oggi risultano già ampiamente congestionate dal notevole flusso di traffico veicolare che le percorre;
2. la rispondenza del progetto nei confronti del fabbisogno totale di parcheggi pubblici della zona.
Tuttavia, l’analisi dello stato di fatto risulta assai carente in merito alle dimensioni/sezioni di tali arterie interessate, (sezioni delle strade? .. larghezza dei marciapiedi ? ecc. ..).


DALL’ANALISI DEI FLUSSI DI TRAFFICO ATTUALE, SECONDO LO STUDIO PRESENTATO, È EMERSO CHE:
1. Il transito della linea tranviaria n. 15 sulla via Monginevro, non viaggiando su sede protetta, causa un forte disturbo sulla circolazione veicolare sulla via Monginevro;
2. La “sosta irregolare” lungo la via Monginevro è sovente causa di interruzioni del servizio tranviario con conseguenti ritardi ed accoramenti per i veicoli privati;
3. In relazione a quanto sopra, Via Monginevro è caratterizzata da accodamenti diffusi, “soprattutto nella tratta tra via Issiglio e c.so Racconigi”;
4. Nelle “situazioni peggiori” arrivano a coinvolgere anche una “decina di veicoli”;
5. Nonostante sia percorsa da volumi di traffico inferiori, il traffico sulla via Monginevro scorre più lentamente rispetto a quello sulla via Lancia;
6. Nelle situazioni peggiori, gli accoramenti arrivano a coinvolgere anche una decina di veicoli;
7. Vengono inoltre illustrati in una tabella alcuni dati assolutamente poco significativi sui tempi di percorrenza di alcune vie.

CONSIDERAZIONI DEL COMITATO PARCOLANCIA
1. E’ VERO che il transito della linea tranviari n. 15 sulla via Monginevro causa un forte disturbo alla circolazione veicolare, considerando la limitata larghezza della via (18 mt), non consente la realizzazione di una sede dedicata al tram.
2. E’ FALSO sostenere che sulla via Monginevro è frequente la “sosta irregolare di veicoli privati”. Salvo alcuni rari casi di auto parcheggiate in prossimità degli angoli delle vie, le limitate dimensioni di questa arteria ed il transito continuo di tram e veicoli non consente il parcheggio in “doppia fila”.
3. E’ FALSO sostenere che gli accodamenti sulla via Monginevro sono soprattutto concentrati nella tratta tra via Issiglio e c.so Racconigi. Le lunghe code diffuse in tutta la tratta, sono soprattutto presenti, negli orari di punta, in prossimità delle intersezioni con le grandi arterie veicolari.
4. E’ FALSO, gli accoramenti registrati da Parcolancia, negli orari di punta e nelle situazioni peggiori, hanno coinvolto ben 38 veicoli!
5. E’ VERO che il traffico sulla via Monginevro scorre più lentamente rispetto la via Lancia.
6. Il problema principale non è il tempo di percorrenza, bensì le lunghe code che si formano in prossimità dei numerosi incroci!


VERIFICA OFFERTA PARCHEGGI PUBBLICIL’analisi relativa alla quantificazione degli spazi di sosta, sia attuali che in progetto, è stata formulata omettendo (volutamente?) alcuni dati relativi ai posti auto esistenti ai lati delle strade che, anche se non opportunamente demarcati, sono oggi utilizzati dai Cittadini del quartiere e pertanto dovevano essere computati.
Inoltre, lo scenario di progetto, per dare ampio risalto alle ipotetiche ricadute positive del progetto sul territorio, somma i parcheggi pubblici (ridotti di numero!) ai parcheggi pertinenziali (box auto!) realizzati per i nuovi residenti e per le attività che si insedieranno sul sito.
La nostra valutazione invece è stata formulata separando le due diverse tipologie di spazi destinati alla sosta delle auto.
Il progetto prevede il riutilizzo del parcheggio multipiano Limone di 500 posti auto e la costruzione di un parcheggio interrato con accesso dalla via Issiglio di 170 posti auto.
N.B. (non si prevede pertanto la monetizzazione di una parte delle aree a servizi!)
Lo studio specifica che una parte dei parcheggi relativi a queste strutture saranno destinati a parcheggi pubblici e l’altra quota sarà locata ai residenti!
La domanda a questo punto sorge spontanea!
Nella proposta di PRIN presentata tali spazi erano stati conteggiati come parcheggi pubblici ai sensi dell’art. 21 della Legge Urbanistica Regionale n. 57 del 1977 e s.m.i. e non come parcheggi pertinenziali ai sensi della Legge 122 Tognoli!
In questo caso perché vengono ceduti alla Città ??
Prendiamo atto di questa “originale e innovativa” definizione e quantificazione degli spazi a standard, tra l’altro, “stratificati (su soletta)”, che sono di proprietà privata ma ceduti alla città, che fanno standard ma, di fatto, sono gestiti con modalità private e non sono liberamente fruibili …..(?)
In relazione a quanto sopra, la tabella dello scenario di progetto da noi ipotizzato secondo le indicazioni dello studio, per i parcheggi in struttura e interrati, riporta i seguenti dati:
• Multipiano Limone - 300 posti auto pubblici (a pagamento!) e 200 locati a privati
• Nuovo parcheggio interrato - 120 posti auto pubblici (a pagamento!) e 50 locati a privati.

Come si evince dalla lettura dei dati di progetto, la riduzione dei posti auto in superficie liberamente e gratuitamente fruibili è notevole sulla via Caraglio e particolarmente significativa sulle vie Lancia, Monginevro, Issiglio.

I posti auto saranno complessivamente ridotti di:
• 84 unità secondo lo studio T.T.A.
• 239 unità secondo le verifiche di PARCOLANCIA

E’ opportuno rilevare che i parcheggi liberamente e gratuitamente fruibili sottratti ai Cittadini (n. 155), sono localizzati in modo“diffuso” sul contorno dell’area di intervento, mentre l’offerta di nuovi parcheggi pubblici a pagamento (n. 420) è “concentrata” su spazi molto ravvicinati e solo a ridosso della via Lancia, penalizzando in questo modo i cittadini che abitano in via Monginevro o a ridosso di questa arteria e le attività commerciali oggi presenti su tale asse viario.
Inoltre, il saldo positivo di parcheggi pubblici è limitato a soli n. 181 posti auto, certamente non sufficienti per soddisfare il fabbisogno degli utenti delle nuove attività Eurotorino e ASPI (compresi i Centri Commerciali!), che avranno una superficie di circa tre volte superiore rispetto a quella del Centro Commerciale Bennet oggi esistente!

OFFERTA PARCHEGGI PERINENZIALI
I parcheggi privati in superficie esistenti sono localizzati a ridosso del Grattacielo Lancia (è singolare che il PRIN non considera il volume del Grattacielo ma … computa gli spazi a parcheggio esistenti di pertinenza dell’edificio!).
In ogni caso le limitate dimensioni di questi spazi sono assolutamente insufficienti per soddisfare il fabbisogno generato dal Grattacielo!
Il n. di box auto privati interrati in area di intervento previsti in progetto rispetta gli standard previsti dalla normativa vigente (Legge Tognoli).
Tuttavia se consideriamo un coefficienti di 1,5 auto per famiglia ed un n. 250 addetti per le attività terziarie e commerciali che utilizzano l’auto, il numero complessivo di 1000 posti auto potrebbe essere insufficiente.
I 250 parcheggi pertinenziali in struttura e interrati in locazione possono sopperire a tale carenza.

TRAFFICO INDOTTO DAI NUOVI ABITANTI E DALLE ATTIVITA’ PREVISTE IN PROGETTO
TRAFFICO INDOTTO DALLE NUOVE RESIDENZE
Secondo lo Studio, i nuovi abitanti insediabili sono circa 1.200.
Questo calcolo empirico deriva dalla mera applicazione di un indice previsto dalla normativa urbanistica regionale, ai fini del calcolo degli standard, che prevede: 1 abitante ogni 34 mq di SLP residenziale prevista in progetto.
(41.000 mq di SLP residenziale in progetto / 34 = 1.205,9 abitanti)
In realtà, il progetto prevede la realizzazione di circa 600 alloggi della superficie media di circa 68,5 mq di SLP (41.000/600 = 68,5 mq).
Le unità abitative di queste dimensioni sono mediamente occupate da famiglie con n. 3 componenti (due adulti e un bambino).
Ai fini del calcolo del traffico indotto è pertanto più corretto ipotizzare che nel nuovo complesso immobiliare andranno ad insediarsi 1.800 nuovi abitanti.
In base ai seguenti dati:
• 65% persone - (censimento)
• 60% di persone attive che utilizzano l’auto
• 80% di persone attive che utilizzano l’auto nelle ore di punta
Il flusso delle auto in uscita negli orari di punta è:

(1800 abitanti x 65% x 60% x 80%) = 562 auto in uscita

Solo per i nuovi insediamenti residenziali, le auto in uscita, se distribuite equamente, andranno ad incrementare i flussi di traffico nell’orario di punta compreso tra le ore 8.00 e le ore 9.00 nelle due principali arterie delle seguenti percentuali:
• sulla via Lancia del 24 %
• sulla via Monginevro del 33 %.

TRAFFICO INDOTTO DALLE NUOVE ATTIVITA’ TERZIARIE
Lo Studio ha ipotizzato di destinare il 50% delle capacità edificatorie “non residenziali” ad attività terziarie ( 8.700 mq di SLP)
Tale superficie determina circa 500 addetti e n. 200 veicoli in ingresso
Solo per i nuovi insediamenti terziari, le auto in ingresso, se distribuite equamente, andranno ad incrementare i flussi di traffico nell’orario di punta compreso tra le ore 8.00 e le ore 9.00 nelle due principali arterie delle seguenti percentuali:
• sulla via Lancia del 12 %
• sulla via Monginevro del 15 %.

Lo Studio “ovviamente” non considera il traffico indotto dalle attività Terziarie che andranno ad insediarsi nel Grattacielo Lancia esistente, in quanto, come abbiamo più volte sottolineato, è stato “scorporato” dalle ZUT 8.16 e 12.27 e non è stato minimamente considerato nella proposta di PR.IN.
Tuttavia, dato che questo volume ingombrante esisteste e verrà prima o poi riutilizzato, un’analisi sul traffico “seria” non può non tenerne contro !
Adottando gli stessi parametri di cui sopra e considerando una quantità di SLP esistente pari a 11.000 mq (dato rilevato dal sito della Soc. Gefim Sp.a.)
Tale superficie determina circa 650 addetti e n. 253 veicoli in ingresso
Per il grattacielo Lancia, le auto in ingresso, nell’orario di punta compreso tra le ore 8.00 e le ore 9.00 si presume che andranno ad incrementare il flusso di traffico solo sulla via Lancia:
• l’incremento di traffico dovuto al grattacielo Lancia sulla via Lancia è pari al 25 % .
Occorre inoltre evidenziare che per tali attività, lo Studio non considera il traffico indotto dagli utenti/clienti nelle diverse fasce orarie.

TRAFFICO INDOTTO DALLE NUOVE ATTIVITA’ COMMERCIALELo Studio ipotizza “correttamente”, che nella fascia oraria sopra considerata le attività commerciali non sono ancora in esercizio e considera pertanto, per tale fascia oraria un numero di 50 veicoli in ingresso di addetti che si recano sul posto per prepararsi all’apertura.
Tuttavia, per questa tipologia di insediamenti (commerciali) questo dato non è particolarmente significativo.
Anche per tali attività, lo Studio non ipotizza il traffico indotto dagli utenti/clienti nelle diverse fasce orarie.
Soprattutto per tali attività lo Studio dovrebbe considerare il traffico indotto dagli utenti/clienti nelle diverse fasce orarie relative all’apertura degli esercizi includendo nell’analisi anche quelle occasionali nei giorni prefestivi e festivi, con particolare riferimento a agli orari di punta che in questo caso sono compresi tra le ore 16.00 e le ore 21.00.
Osservando realtà simili con le stesse quantità di superfici commerciali previste in progetto e considerando il contesto attuale, è facile ipotizzare negli orari di punta e durante le pre-festività un totale congestionamento del traffico veicolare sulle vie dell’intero Quartiere San Paolo!

CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI DEL COMITATO PARCO LANCIA
L’analisi fin qui condotta, esaminando lo Studio presentato dallo Società Torino Zerocinque Trading S.p.a. fa emergere alcuni elementi di criticità che ci inducono a fare alcune riflessioni:
• Pur rispettando tutti gli standard di legge per gli interventi previsti in progetto compresi nel perimetro del PR.IN, come abbiamo già più volte sottolineato, il mix di attrezzature a servizi proposto non è proporzionato all’intervento, ci sembra “casuale”, “residuale” e di scarsa qualità in quanto non tiene conto delle esigenze (e delle carenze!) più volte manifestate dagli abitanti della Circoscrizione - La localizzazione di tali spazi è marginale con una scarsa attenzione alla loro qualità e utilità. La loro definizione è riferita ad un mero calcolo analitico finalizzato al soddisfacimento degli standards.
La proposta di riorganizzazione del traffico e delle aree di sosta esaminata, se attuata con le modalità indicate, determinerà la diminuzione di 155 parcheggi pubblici (oggi esistenti e liberamente fruibili), senza prevedere alcuna compensazione negli spazi per la sosta previsti in progetto, in quanto questi ultimi sono appena sufficienti per i nuovi insediamenti;
• La limitazione di parcheggi pubblici è diffusa su tutte le aree al contorno della trasformazione, mentre i nuovi parcheggi pubblici previsti (a pagamento) sono concentrati in due sole aree a ridosso della via Lancia;
• L’incremento dei flussi di traffico determinato dalla trasformazione negli orari di punta da noi quantificato è:
o del 61% sulla via Lancia;
o del 48% sulla via Monginevro;
• la riorganizzazione del traffico, limitata alle sole vie a ridosso della trasformazione, non produrrà alcun effetto positivo alla circolazione veicolare nelle predette vie.

In conclusione, i parametri di trasformazione urbanistica, i dati economici e finanziari, l’impatto sulla viabilità e sul traffico confermano quanto abbiamo già illustrato nell’Audizione in II Commissione Consiliare.
L’intervento, così come proposto, è sovradimensionato rispetto al contesto e l’incremento delle capacità edificatorie concesse all’Operatore nel PRIN è assolutamente ingiustificato!

LA PROPOSTA DEL COMITATO

L’eccessiva quantità di capacità edificatorie previste, la carenza di servizi di “qualità” da reperire nel sito nonché la discutibile proposta di monetizzare una parte dei servizi pubblici, trattandosi di due ambiti della superficie complessiva di ben oltre 60.000 mq, rende necessaria una più attenta e approfondita riflessione sull’opportunità di realizzare la trasformazione, così come proposta nel PRIN.
Tenendo conto delle giuste attese dei privati e dell’investimento complessivo dell’operazione, abbiamo formulato una ns. ipotesi (rispetto a quanto prevede il PRG vigente e rispetto a quanto proposto dai privati) che, a n.s avviso può ritenersi “più equilibrata” e sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale.
A fronte della scelta della Città di conservare il 50% dei fabbricati esistenti riteniamo che l’operazione trovi il giusto equilibrio “economico” e “ambientale”alle seguenti condizioni:

• Una capacità edificatoria complessiva pari a 43.000 mq di SLP ricavata applicando l’indice di 0,76 mqSLP/mqST alla ZUT 8.16 (considerando nel computo anche quella dei fabbricati esistenti oggetto di recupero) e mantenendo l’indice base alla ATS 8ag Limone pari a 0,7/3 mqSLP/mqST. E’ utile evidenziare che la riduzione della SLP supera la previsione di realizzare le due nuove Torri alte 20 piani previste in progetto.
• Una quantità di aree a servizi complessiva pari a 41.437 mq secondo quanto previsto dalla normativa vigente, prevedendo il “ripristino” della quota del 10% per il soddisfacimento del fabbisogno pregresso. Quest’ultima condizione si ritiene opportuna e “doverosa” in relazione a quanto considerato relativamente al carico urbanistico indotto dal grattacielo Lancia, stralciato dalle ZUT.
• Reperire all’interno delle aree di trasformazione (tra le aree da cedere alla Città e le aree da assoggettare all’uso pubblico), almeno le aree a servizi relative alla quota Residenziale, ASPI ed al soddisfacimento de fabbisogno pregresso - 10% S.T..
• Gli oneri di urbanizzazione non devono essere computati con il metodo tabellare, ma in base al costo effettivo delle opere pubbliche e delle infrastrutture proporzionate e necessarie per assorbire l’imponente carico urbanistico del nuovo insediamento, ossia al numero degli abitanti ed alle attività insediate ed alla domanda di infrastrutture indotta dal complesso edilizio anche all’esterno degli ambiti di trasformazione.
• Considerato che gli ambiti di trasformazione sono compresi in un territorio già urbanizzato e infrastrutturato, la Città è nelle condizione di chiedere all’Operatore (e dovrebbe farlo!) di farsi carico delle opere di adeguamento dei sottoservizi al nuovo insediamento (reti fognature, acqua, gas ecc.) senza scomputare tali opere dagli oneri di urbanizzazione dovuti!
• L’Operatore deve mantenere la proprietà del parcheggio in struttura che dovrà essere assoggettato all’uso pubblico e“funzionale” alle destinazioni Eurotorino. Gli oneri di recupero, manutenzione, eventuale bonifica, adeguamento e gestione del parcheggio devono rimanere a carico dell’Operatore e non dei cittadini!
• A fronte dell’omaggio già concesso agli stessi Operatori relativamente allo scorporo del grattacielo dalle ZUT, dei minori costi di bonifica dei siti dovuti alla parziale demolizione dei fabbricati, tenuto conto della scarsa qualità e quantità dei servizi offerti sul sito (gran parte degli spazi sono su soletta anziché su piena terra!), l’Operatore dovrà versare alla Città, al momento della stipula della convenzione, la somma di 5 milioni di Euro quali oneri aggiuntivi.
• Gli oneri aggiuntivi di cui sopra consentiranno all’Amministrazione Comunale:
o di avviare una trattativa con RFI per la cessione dell’area residua dell’ex poligono di tiro di corso Brunelleschi per l’ampliamento del parco Ruffini, con l’apertura di nuova viabilità tra il corso Brunelleschi e via Santa Maria Mazzarello;
o in alternativa, l’Operatore potrà acquisire direttamente l’area e cederla alla Città;
o finanziare altre richieste inevase avanzate dalla Circoscrizione e dagli abitanti del quartiere relative a interventi pubblici necessari programmati e mai attuati.

In ultimo si evidenzia che, per agevolare l’acquisizione dell’ex poligono di tiro di corso Brunelleschi per l’ampliamento del parco Ruffini e tenuto conto che si tratta di uno spazio ancora sostanzialmente vuoto in posizione strategica, sarebbe “auspicabile ed opportuna” la previsione di una variante urbanistica da “Servizi Pubblici – am - Attrezzature militari a Parco pubblico.

7 RAGIONI PER NON APPROVARE IL PR.IN LANCIA COSI' COME PROPOSTO

1. I dati dimensionali complessivi relativi agli edifici esistenti sono inesatti, da una ns. verifica la superficie “reale” degli edifici esistenti fuori terra è di circa 52.600 mq anziché 56.000 mq!
2. Anche i dati dimensionali parziali relativi agli edifici esistenti da recuperare e da demolire sono inesatti, da una ns. verifica risulta che la percentuale degli edifici da recuperare è del 66 % anziché del 50% ! mentre la percentuale degli edifici da demolire è limitata al 34% (17.800 mq anziché 28.000 mq)!
3. In base ai dati da noi calcolati, nell’ambito 8.16 Lancia verranno mantenuti fabbricati esistenti per una superficie di 34.800 mq (anziché 28.000 mq) e verranno costruiti nuovi edifici per una superficie di 28.000 mq.
La SLP complessiva prevista in progetto “reale” è pertanto la seguente:
a. Superficie edifici esistenti da recuperare : 34.800 mq;
b. Superficie edifici realizzati ex novo: 28.000 mq;
c. Superficie generata dall’ambito 8ag Limone 2.570 mq
d. TOTALE 65.370 mq
anziché 58. 570 mq (+ 6.800) così come prevista nella proposta di PRIN!
4. L’Indice Territoriale “reale” (escludendo la SLP dell’ambito 8ag limone) risulta pertanto il seguente:
SLP/ST = (34.800 + 28.000) /55.029 = 1,14 mq SLP/ mq S.T. (nel PRG vigente è 0,7 !)
5. L’incremento considerevole della SLP concessa agli Operatori non è supportato da nessuna normativa a livello Comunale, Provinciale, Regionale e Nazionale, è una scelta discrezionale dell’Amministrazione Comunale!
6. Il PRIN presentato prevede la monetizzazione di una quota di aree a servizi generata dalla capacità edificatorie ammesse, mentre la lettera c) dell’art 4 della L.R. 18/96 prescrive: per gli interventi di ristrutturazione urbanistica, in particolare ove esistono aree produttive e terziarie obsolete …o dimesse ……costituisce condizione di ammissibilità …..il soddisfacimento della carenza arretrata di servizi e di verde!
7. Una politica di governo del territorio attenta e seria, tenuto conto del contesto, prima di approvare un programma costruttivo di queste dimensioni,
dovrebbe almeno verificare:
• L’analisi dei flussi di traffico previsti ed attuali (suggerita dal parere della Provincia!) ed, in base ai dati acquisiti, valutare preventivamente la riorganizzazione del traffico a livello urbano!
dovrebbe almeno attendere:
• Il risultato delle analisi dell’indagine di Caratterizzazione ambientale per determinare la presenza di potenziali inquinanti in sottosuolo e la conseguente Analisi di rischio!
le indicazioni delle predette indagini sono determinanti per definire la compatibilità ambientale del programma proposto dagli Operatori, prima della sua approvazione/attuazione!
Inoltre,
la Città dovrebbe … rendere più trasparenti i processi di trasformazione urbana, coinvolgendo direttamente i cittadini nelle decisioni strategiche sul futuro dei quartieri… (Carlo Olmo - Torinocronaca del 3.11.2009).

ECCO LE 20 DOMANDE CHE ABBIAMO FATTO ALL'AMMINISTRAZIONE

20 DOMANDE PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

1. Quali sono i motivi che inducono la Città a concedere agli Operatori un così alto incremento delle capacità edificatorie e del carico antropico?
2. La Città ha svolto un’analisi di tipo economico-finanziaria che giustifica, anche nell’interesse pubblico (oltrechè quello privato), la scelta di densificare ulteriormente il Quartiere San Paolo rispetto le previsioni del PRG ?
3. Con quale metodo sono state calcolate le superfici esistenti da recuperare e da demolire?
4. La Città ritiene che sia stata condotta in modo esaustivo la verifica che ha determinato l’esclusione dalla procedura di VAS del PRIN?
5. Vista la presenza del centro Commerciale Bennet (5700 mq), la Città ritiene che le problematiche del traffico attuale negli orari di punta siano limitate alla sola via Caraglio?
6. Se così è, come intende risolvere i problemi di traffico quando si insedieranno 600 nuove famiglie e saranno operative le attività nei fabbricati destinati ad ASPI ed Eurotorino (16.200 mq)?
7. L’analisi dei flussi di traffico previsti ed attuali, non dovrebbe essere svolta prima di approvare il PRIN (così come suggerito dalla Provincia di Torino Servizio V.I.A.)?
8. Come intende la Città riorganizzare il traffico a livello urbano, così come suggerito sempre dalla Provincia di Torino?
9. La soluzione che la Città intende adottare, è la limitazione del traffico e dei parcheggi sulle vie Monginevro e Lancia prevedendo dei sensi unici?
10. La previsione di costruire due nuove torri, considerato il contesto ed il valore storico del sito, ed il parere degli abitatiti del quartiere che nel Consiglio aperto di Circoscrizione hanno valutato e considerato “sgradevole” il progetto, è in linea con gli obiettivi di tutela e qualità urbana che la Città dovrebbe perseguire?
11. Come viene soddisfatto il fabbisogno di aree a servizi generato dal grattacielo Lancia esistente?
12. A quanto ammontano le risorse economiche che la Città prevede di incassare?
13. Quante di queste risorse saranno utilizzate nel quartiere?
14. E’ previsto un incremento dei posti auto rispetto a quelli esistenti fruibili “gratuitamente” dagli abitanti del quartiere? E’ possibile conoscere il dato numerico?
15. Con quali modalità e da chi saranno gestiti i parcheggi in struttura ed in sottosuolo previsti in progetto (e previsti in cessione alla Città)?
16. L’attuale Amministrazione ha valutato che il parcheggio interrato ceduto alla Città realizzato nel 1998 nell’ambito Gardino dallo stesso Operatore, per diversi anni è rimasto vuoto ed oggi è parzialmente utilizzato con un coefficiente di saturazione molto basso?
17. Quanti alberi d’alto fusto saranno piantati nell’area oggetto di intervento?
18. Le opere di Urbanizzazione previste in progetto a scomputo degli oneri, prevedono anche la risistemazione del parcheggio realizzato recentemente dall’Operatore, sempre scomputo degli oneri, localizzato in via Lancia nell’ambito 12.27 ?
19. Le opere di Urbanizzazione previste in progetto prevedono anche la risistemazione a scomputo degli oneri dell’area sistemata dall’Impresa che ha realizzato il parcheggio pertinenziale in prossimità dell’incrocio della via Caraglio con la via Lancia?
20. Ex poligono di tiro di corso Brunelleschi - La Città è intenzionata ad adottare una variante urbanistica (da “Servizi Pubblici – am - Attrezzature militari a Parco pubblico) e ad acquisire la proprietà dell’area?